Oggi vi vogliamo solo raccontare una storia, un sogno o una
favola. La storia di un uomo che insegnava alle elementari negli anni ’70 e poi
lasciò il lavoro per inseguire un sogno e insieme a sua moglie, nel bel mezzo
di un deserto, costruì pezzo per pezzo una favola.
Lui si chiama Bill Bussmann è oggi è noto negli ambienti musicali
principalmente per i suoi mandolini, ma all’inizio degli anni ’70 ha conosciuto
quella che è poi divenuta sua moglie Susie mentre entrambi erano
all’università. Dopo la laurea, per entrambi in antropologia, il nostro Bill ha
cominciato ad insegnare alle elementari.
Nella riserva Apache di San Carlos, Arizona.
Passano alcuni anni e i nostri eroi decidono di lasciare la
affollata vita cittadina di San Carlos, che ha oltre 3.000 abitanti, per
trasferirsi in un posto più tranquillo e riservato dove dedicarsi alla propria
passione, l’agricoltura.
Susie e Bill si trasferiscono quindi in un bell’appezzamento
di terra facile facile da coltivare.
La nuova residenza dei Bussmann è quindi Hillsboro, Nuovo
Messico, Contea di Sierra.
La cittadina, seppur tranquilla, non ospita però i Bussmann
nell’evidentemente troppo affollato centro urbano, Hillsboro ha infatti 124
residenti, una sola strada asfaltata, che è poi il tratto della Statale 152 che
l’attraversa, un ufficio postale ed un General store di quelli già visti in
mille film.
I Bussmann hanno infatti optato per una sistemazione al di
fuori della rutilante vita notturna e hanno costruito un piccolo rifugio sulle
sponde dell’Animas Creek, l’autore dell’intervista grazie alla quale abbiamo
scoperto questa storia, Ollie Reed Jr. dell’Albuquerque Journal, spiega
sommariamente le indicazioni per arrivare dal vecchio Bill una volta usciti
dall’autostrada ad Hillsboro tra strade sterrate da indovinare tra due
specifiche pietre miliari, tornanti sul bordo di un canyon e grossi tronchi
coperti di cassette delle lettere. La spiegazione la trovate sul sito dell’Albuquerque
Journal, mentre io a questo punto potrei continuare raccontandovi di come la
capitale della Contea di Sierra, che una volta si chiamava Hot Springs, ha
cambiato il proprio nome in Truth or consequences raccogliendo la sfida di una
celebre trasmissione radiofonica degli anni ’50.
Però a che punto entrano in gioco i mandolini??
Secondo una scherzosa intervista il nostro eroe si sarebbe
messo a far mandolini non per una vera e propria vocazione ma solo perché non
era riuscito “a trovare lavoro come assaggiatore di cioccolato o oggetto
sessuale” la questione è però che il risultato è notevole. Il nostro Bill non
solo fa mandolini ma fa dei signori mandolini.
A volte si lascia sopraffare dallo spirito ludico creativo
che contraddistingue il personaggio e crea quella che ama definire la “weird
stuff”, la roba strana.
E date quindi il vostro benvenuto a mandolini a forma di
fetta di anguria, in una celebre foto, ad esempio, Bill assaggia il
mandococomero. Oppure omaggia la Svizzera e crea un mandolino a forma di fetta
di emmental ( come si chiamerà Emmandol?).
Il mio preferito, in quanto amante dei giochi di parole, è
però un basso a forma di grossa spigola, o era un branzino? Il pesciolone in
inglese viene infatti chiamato Bass e quindi il basso a forma di spigola è un
bass-bass e non mi dite nulla ma sappiate che qui ci si diverte con poco.
Insomma passate a fare una visita a questo giovanottone simpatico
che nel mezzo del deserto crea fantastici mandolini, mandole e altri strumenti
a corde.
E portategli i miei saluti più affettuosi.
Il motto del nostro Bill è : 'Cheap, and built to stay that
way!', anche se poi i mandolini Old Wave, è questo il marchio del nostro, non
sono regalati. Questo il catalogo.
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