martedì 15 marzo 2016

Il mandolino. Uno strumento presente nei luoghi comuni ma assente nelle case degli italiani

Sembra davvero incredibile ma il mandolino, strumento tuttora presentissimo nei luoghi comuni a proposito degli italiani insieme a pizza e spaghetti, è in realtà uno strumento pressoché dimenticato, scomparso dal sapere comune del nostro Paese.
Oggi il mandolino non è studiato, non è conosciuto e non è neanche apprezzato.


Non è studiato.
Il Conservatorio di Santa Cecilia a Roma, e lo citiamo a titolo meramente esemplificativo, ha in organico ben cinque docenti di chitarra che tengono corsi differenti, dalla classica al jazz, ma non ha neanche un insegnante di mandolino e non ha corsi attivi di questo strumento.

Non è conosciuto.
Chiedete a chiunque il titolo di un pezzo scritto espressamente per il mandolino o il nome di un autore che abbia scritto per il mandolino, con grandissima probabilità le uniche risposte che otterrete saranno una serie di suoni tesi ad imitare il tremolo accompagnato da ironici ghigni, di Scarlatti e Vivaldi, nella maggior parte dei casi, nessuna notizia.

Non è apprezzato.
A differenza di quanto avviene in molte parti del mondo dove il mandolino è molto amato, in Italia non si hanno tracce di orchestre a plettro che diffondono il suono del mandolino e il suo immenso repertorio. Oggi le orchestre a plettro più famose sono statunitensi, tedesche, coreane e giapponesi. Gli italiani, non pervenuti, hanno perso un treno formidabile, anche economico, invaghendosi dell'idea che il mandolino sia uno strumento non 'serio', indegno di uno studio approfondito.

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